Articolo pubblicato su Mangiavino #28 di AIS FVG, in edicola a settembre 2023.
Immaginatevi poco prima di un evento importante: un incontro con un possibile finanziatore, una fiera di settore, una premiazione per il vostro lavoro o magari una celebrazione che capita una volta nella vita. È l’occasione che state aspettando da tanto, vi siete lungamente preparati per fare la migliore impressione possibile.
Ma, un momento. Vi presentereste mai in disordine, con la tuta sgualcita della domenica pomeriggio, le vecchie scarpe inzaccherate e i capelli arruffati? Sicuramente no. Allo stesso modo lanciarsi nel mercato senza un’adeguata identità e comunicazione visiva rischia di trasformare un competente e apprezzabile produttore in un dilettante allo sbaraglio.
C’è comunicazione quando c’è il passaggio di un’informazione. Se questa non arriva, o arriva distorta, qualcosa non funziona e la responsabilità non è mai dei destinatari, ma sempre del mittente che non sa farsi capire.
Mi capita sovente di incontrare produttori di eccellenze che però non dedicano sufficiente attenzione alla valorizzazione del loro lavoro e della qualità delle loro creazioni.
È questo il compito di noi professionisti della progettazione grafica e del visual design: lavorare a fianco di imprenditori e aziende per tradurre il patrimonio di competenze in un insieme di output (manufatti) che raccontino il loro valore, li facciano ricordare e li posizionino agli occhi del pubblico.
“Identità” non è solo un concetto filosofico o di appartenenza, ma il caposaldo di tutta la comunicazione: da quelle aziendali a quelle personali, ognuno di noi ha e sente profondamente di essere unico, non confondibile con altri. Per questo motivo ogni elemento che crea una Visual Identity deve essere attentamente disegnato per raccontare la storia e lo scopo di chi o cosa rappresenta.
Un’identità visiva inizia con la progettazione di un marchio o di un logotipo, sintesi di un significato profondo che deve farti riconoscere, e far riconoscere le persone in essa. Non è di certo la rappresentazione didascalica di un prodotto o servizio. Ma un logo non basta: è importante assicurarsi che tutti gli elementi della comunicazione – sia essa analogica o digitale – siano coerenti e rispecchino i valori dell’azienda. A questo servono caratteri tipografici, colori, allineamenti e griglie, stile illustrativo e fotografico, icone e pittogrammi che diventano così le fondamenta su cui costruire un universo. Grazie ad essi forgiamo il linguaggio e la personalità visiva.
Non è un’esclusiva questione estetica, fine a sé stessa. Tutt’altro: il fine è quello di trasmettere un messaggio efficacemente. Ragion per cui è essenziale esprimersi con chiarezza e presentare le informazioni con rigore e pulizia.
1. Spiega chi sei, senza bisogno di parole
Importante, leggero, strutturato, divertente, elegante, attento ai temi della sostenibilità, dinamico, grintoso, lussuoso. Un’identità visiva ben progettata comunica questo e molto altro al primo sguardo, può trasmettere l’idea che il prodotto sia fatto con cura e attenzione ai dettagli o che sia il frutto di decenni di tradizione e innovazione. Non solo, lo fa esattamente al target che si vuole ingaggiare e incuriosire. L’uso di finiture, carte speciali o naturali, font e colori trasmette questo messaggio con immediatezza. Altro aspetto essenziale: tutto questo scambio di informazioni percettive avviene senza barriere linguistiche. Esattamente come nella degustazione. Fantastico, vero?
2. Una storia da raccontare
Siamo creature narrative e la nostra capacità di immaginare e condividere storie ci ha permesso di sviluppare cultura, società e tecnologia. Quando ascoltiamo una storia il nostro cervello si attiva in modo diverso rispetto a quando leggiamo una lista di fatti o dati: attiva le nostre emozioni e la nostra immaginazione, aiutandoci a memorizzare le informazioni in modo molto più efficace. Ci permette di comprendere il mondo e di connetterci con gli altri in modo emotivo e significativo.
Per questo le storie sono uno strumento fondamentale per trasmettere valori, idee e messaggi in modo coinvolgente e memorabile, rendendole uno strumento potente per la comunicazione. Ne consegue che nel progetto di un marchio, un logotipo, così come dell’etichetta e dei packaging, è importante che gli elementi costitutivi abbiano un senso e raccontino, descrivano e presentino la storia e i valori aziendali.
3. Differenziazione e riconoscibilità
In un mondo così competitivo e in cui gli standard qualitativi sono sempre maggiori, la sfida è riuscire a differenziarsi al primo sguardo. Avete presente quando si acquista un libro solo per la copertina? Succede perché ci ha catturati, incuriositi, e poi la nostra attenzione è rimasta ancorata approfondendo le informazioni. Allo stesso modo farci notare già sullo scaffale dell’enoteca, del negozio o della grande distribuzione è il primo obiettivo per farci conoscere a nuovi clienti, soprattutto se amatori o semplici appassionati senza competenze tecniche particolari. Una volta creato un primo contatto e un’impressione positiva, i consumatori saranno più inclini a sceglierci anche per la prima volta.
4. Il valore percepito
L’abito fa il monaco, eccome. Ci sono innumerevoli studi che analizzano quanto la percezione del gusto sia influenzata dall’ambiente, le luci, la piacevolezza della compagnia, la musica che ci accompagna. Succede anche con il design. Un’etichetta di qualità aumenta la percezione del valore del prodotto giustificando anche un prezzo più alto, può accendere l’entusiasmo del consumatore e convincerlo a spendere più di quanto aveva inizialmente stanziato come budget. Un particolare studio di Sarah Hyndman ha verificato come le stesse caramelle, incartate in due confezioni diverse, fossero percepite come più dolci o più aspre a seconda del carattere tipografico più tondeggiante o più appuntito della busta.
5. L’esperienza
Un fattore aggiuntivo è sicuramente quello dell’esperienza a tutto tondo per riuscire a creare un vero e proprio senso di appartenenza a una comunità. Ad esempio, un’azienda che comunica un forte legame con i temi della sostenibilità e della cura del territorio può ingaggiare una forte connessione con i consumatori che condividono la stessa attenzione. Questo aumenta la fedeltà dei clienti nel tempo, che si identificheranno e saranno più propensi a continuare ad acquistare. Diventeranno inoltre i primi ambasciatori e appassionati del prodotto, sia con il passaparola che con le condivisioni social, aiutandoci a raggiungere un pubblico nuovo. La progettazione di accessori e oggetti a corredo (dai calici con il marchio aziendale, alle magliette o tote-bag con grafiche ad hoc) oltre a rafforzare l’identità, offre uno strumento comunicativo che rafforza il brand e lo porta, letteralmente, in giro in contesti nuovi e differenti.
In un mondo sempre più competitivo, in cui le innovazioni tecnologiche si avvicendano ormai nel giro di ore, non ci possiamo permettere di sottovalutare la nostra comunicazione, che può essere un fattore determinante di successo. Torniamo dunque al nostro appuntamento importante: l’abito fa il monaco, non facciamoci trovare impreparati.
© Carin Marzaro · 2024 · Tutti i diritti riservati